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INTESTAZIONE UNIFORME
- Nome scelto di persona o ente
- Amodio: Atelier Photographie/ Naples: Rue Vittoria N.° 7 à 17
- Codice identificativo
- SPF00024
- Tipo intestazione
- E
- Indicazioni cronologiche
- 1850-1910 ca.
- Qualifica
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Fotografo
- Nazionalità/ambito geografico
- italiana/ nazionale
- Varianti del nome
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Michele AmodioAmodio Michele
- Notizie storico-critiche
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I fratelli Enrico e Michele Amodio (quest'ultimo nato nel 1817 o nel 1820, morto nel 1913), fondarono a Napoli, intorno al 1860, la ditta «Frères Amodio», con atelier di ripresa e di stampa nonché negozio di vendita in via Santa Caterina a Chiaia 1 e 3. [...]
Nella Guida e almanacco di Napoli e dintorni, del 1875, compilato con il concorso dell’Ufficio di statistica della città, è elencato «Amodio Michele St. Caterina 3».
Dopo la morte di Enrico, Michele rinnovò il marchio dell’atelier in «Michele Amodio ». La sede venne trasferita in Largo Vittoria 7. In Largo Vittoria avevano sede anche gli atelier di Sommer e di Eduardo Fratacci; Sommer ebbe magazzino in Strada S. Caterina 5 e atelier in Largo Vittoria 24 e 25. [...]
La produzione dello stabilimento commerciale fotografico Amodio comprende ritratti, scene di genere, mestieri e costumi, in vari formati (anche quello carta da visita), vedute nei formati mezzano (19x25 cm circa), stereoscopico, cabinet, carta da visita.
Le vedute in formato carta da visita e cabinet sono spesso senza marchio dell’atelier sul supporto. Molto spesso il titolo del soggetto è manoscritto. Queste caratteristiche delle edizioni sembrano corrispondere a una prima fase dell’attività.
[...] La produzione ebbe un certo successo, che indusse Amodio a aprire le succursali a Roma e a Milano, ma non assunse mai la dimensione di quella di Sommer e neppurequella di Rive. Tuttavia anche Amodio come i due maggiori concorrenti aspirò a coprire un arco di soggetti più ampio della sola area napoletana, soprattutto nel formato stereoscopico.
L’aspirazione a interessare un pubblico vasto del turismo internazionale può spiegare il fatto che Amodio abbia sistematicamente adottato per i titoli delle stampe fotografiche la lingua francese. Soltanto nel periodo tardo, dopo il 1890 circa, compaiono anche titoli in lingua italiana.
[...] Non sono note edizioni di cataloghi della produzione fotografica di Amodio.
L’esame dei titoli delle stampe fotografiche consente di stabilire qualche elemento relativo alla numerazione delle vedute. Per il formato mezzana: Napoli: serie 4000-4500; dintorni di Napoli: 4500-oltre 5000. La numerazione delle vedute stereoscopiche attesta una produzione di alcune migliaia di soggetti. [...]
(cit. Giovanni Fanelli, Michele Amodio, 2014, pubblicazione sul web).