Vedi record collegati
INTESTAZIONE UNIFORME
- Nome scelto di persona o ente
- Stabilimento C. Naya
- Codice identificativo
- SPF00005
- Tipo intestazione
- E
- Indicazioni cronologiche
- 1857-1918
- Qualifica
-
- Nazionalità/ambito geografico
- Italiana
- Riferimento culturale
-
scuola veneta
- Varianti del nome
-
- Notizie storico-critiche
-
Carlo Naya (Tronzano Vercellese, 1816 – Venezia, 1882)
Inizia a esercitare la fotografia non molti anni dopo l’annuncio della sua invenzione. Continua negli anni fino ad acquisire le capacità necessarie per aprire con il fratello Giovanni, con cui aveva a lungo viaggiato, uno dei primi studi fotografici di Costantinopoli.
Alla morte del fratello si trasferisce a Venezia, fra il 1856 e il 1857 ca., aggiungendosi alla folta schiera di fotografi già operanti in città. Nel 1857 fonda lo Stabilimento C. Naya a Venezia.
Venezia, meta preferita di numerosi turisti, nell’Ottocento diventa luogo ideale per il prosperare di una produzione fotografica commerciale caratterizzata dalle immagini convenzionali delle bellezze artistiche nelle città italiane, spesso vendute in album.
Naya diventa in pochi anni uno dei fotografi più richiesti. A lui si devono numerose vedute della città lagunare, architetture e opere d’arte non solo di Venezia ma anche di altre località e città d’Italia. Procede con una costante produzione ritrattistica (iniziata fin dalle prime prove da professionista), nonché con la consueta folkloristica rappresentazione di personaggi e mestieri ricercati come souvenir.
Il lavoro di Naya si caratterizza, oltre che per l’adesione a temi e prodotti conformi alle richieste dell’epoca, anche per la perizia tecnica e la qualità delle immagini. Il fotografo vedrà riconosciute le sue capacità ottenendo premi e riconoscimenti in molte esposizioni in Italia e all’estero.
L’attività degli anni ’60 lo vede impegnato a Padova nell’importante ripresa degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, che documenta l’opera prima e dopo i restauri. In quegli stessi anni apre un negozio proprio per la vendita delle fotografie (fino a quel momento commercializzate da Ponti) e amplia il catalogo arrivando, nel decennio successivo, a una notevole espansione commerciale, anche all’estero.
Di Naya si ricordano anche le riprese al “chiaro di luna” da lui realizzate con una tecnica che offriva suggestive immagini “notturne” scattate in pieno giorno, a dimostrazione di una carriera improntata all’abilità tecnica, alla qualità, alla capacità imprenditoriale.
Nel 1882, alla morte di Carlo Naya, la moglie Ida Lessiak assume la direzione della ditta e del negozio in piazza San Marco, e affida la conduzione dello stabilimento a Tomaso Filippi, già da tempo dipendente e collaboratore di Carlo Naya insieme ad Antonio Bacchetto e altri. E' sotto la direzione di Filippi che lo stabilimento pubblica nel 1887 Isole della laguna di Venezia.
DOCUMENTAZIONE
-
BIB - BIBLIOGRAFIABIBR - AbbreviazioneAlinari, 1979BIBM - Riferimento bibliografico completoAutori vari, Fotografia italiana dell'Ottocento, Electa Editrice/Edizioni Alinari, Milano-Firenze, 1979BIBN - V., pp., nn.BIBR - AbbreviazioneSagid, 2016BIBM - Riferimento bibliografico completoICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, SAGID Archivio fotografico on-line, Fotografi, Carlo Naya, 2016BIBN - V., pp., nn.Indirizzo web: http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/