Ricerche
CODICI
- Tipo scheda
- OA
- Livello ricerca
- C
- Codice regione
- 15
- Numero catalogo generale
- 00409824
- Ente schedatore
- PMM
- Ente competente
- S110
OGGETTO
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
- Stato
- Italia
- Regione
- Campania
- Provincia
- NA
- Comune
- Napoli
- Diocesi
- Napoli
- Tipologia
- chiesa
- Qualificazione
- sede di confraternita
- Denominazione
- Chiesa di Santa Maria della Misericordia
- Denominazione spazio viabilistico
- Via dei Tribunali 253
- Denominazione raccolta
- Collezione del Pio Monte della Misericordia
- Specifiche
- secondo altare a destra
UBICAZIONE E DATI PATRIMONIALI
CRONOLOGIA
DEFINIZIONE CULTURALE
- Autore
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AUTM - Motivazione dell'attribuzioneAUTM - Motivazione dell'attribuzionedocumentazioneNCUN - Codice univoco ICCD00009429AUTN - Nome sceltoAUTA - Dati anagraficinotizie 1576-1623AUTH - Sigla per citazione10009354
DATI TECNICI
RESTAURI
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RST - RESTAURIRSTD - Data1847/ 1852RSTS - SituazioneRSTE - Ente responsabileS110RSTN - Nome operatoreD'Aloisio, AnielloRSTR - Ente finanziatorePio Monte della MisericordiaRSTD - Data2006/ 2009RSTS - SituazioneRSTE - Ente responsabileS110RSTN - Nome operatoreArciprete, BrunoRSTR - Ente finanziatoreSoprintendenza Speciale per il Polo Museale della Città di Napoli
DATI ANALITICI
- Indicazioni sull'oggetto
- Rappresenta l’opera d’Ospitare i Pellegrini, traendo spunto dall’episodio evangelico dell’invito fatto a Gesù da parte di Marta, la quale rimprovera la sorella Maria di non occuparsi delle faccende domestiche; Gesù interviene difendendo Maria che “ha scelto la parte migliore” fermandosi ad ascoltare ai suoi piedi la parola di Dio. La scena sembra concentrarsi sulle tre figure protagoniste ma brani di ritrattistica dal vero si aprezzano nelle figure in basso e nelle ‘comparse’ che commentano la scena sul fondo; parte di un’edificio e un arco completano la scena. Santafede esprime chiaramente quali sono le sue tendenze pittoriche: tono narrativo pacato, comunicativo ma mai eccessivamente passionale; anche la luce, chiara e diffusa a differenza del Caravaggio, si distribuisce armonicamente in tutto il dipinto; i colori accesi, brani squillanti di arancio, verde intenso e blu delle vesti, si accordano con il bianco cangiante, armonizzandosi.
- Notizie storico-critiche
- Identificato quale opera di Fabrizio Santafede già dalla letteratura di periegesi, sovente però viene confuso il soggetto raffigurato. Raffaello Causa (1970) mette in evidenza l’architettura di fondo attribuendolo ad uno ‘specialista’ quale Viviano Codazzi. Una nuova lettura iconografica del dipinto spetta a Pacelli (1984).
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
- Documentazione fotografica
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FTAX - Generedocumentazione allegataFTAP - Tipofotografia digitaleFTAA - AutoreCasciello, MarcoFTAD - Data2010/09/14FTAN - Codice identificativo0184a.jpg
- Bibliografia
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BIBX - Generebibliografia specificaBIBA - AutoreCausa, R.BIBD - Anno di edizione1970BIBH - Sigla per citazione00000002BIBN - V., pp., nn.pp. 19, 33BIBX - Generebibliografia specificaBIBA - AutorePrevitali, G.BIBD - Anno di edizione1978BIBH - Sigla per citazione00000037BIBN - V., pp., nn.p. 154BIBX - Generebibliografia specificaBIBA - AutorePacelli, V.BIBD - Anno di edizione1993BIBH - Sigla per citazione00000085BIBN - V., pp., nn.pp. 11, 24, 57, 69, 72-73, 110, 121BIBX - Generebibliografia specificaBIBA - AutoreCausa, R.BIBD - Anno di edizione1970BIBH - Sigla per citazione00000002BIBN - V., pp., nn.p. 265BIBX - Generebibliografia specificaBIBD - Anno di edizione1997BIBH - Sigla per citazione00000027BIBN - V., pp., nn.p. 37