L'uomo macchina ed altri scritti / di Julien Offroy de Lamettrie ; a cura di Giulio Preti
Pubblicazione
Milano : Feltrinelli, 1955
Descrizione fisica
XXX, 188 p. ; 18 cm
Collezione
Universale economica
Note
Contiene anche: L'uomo pianta, L'anti Seneca e Discorso sulla felicità.- Traduzione dal francese di Giulio Preti
Data
1955
Abstract
Muoviamo dalla meccanizzazione della natura e delluomo operata da La Mettrie. Il punto di partenza della sua indagine filosofica è la distinzione radicale, operata da Cartesio, tra le due sostanze eterogenee dellestensione e del pensiero. Questa distinzione appare a La Mettrie problematica, per il noto motivo che non riesce a rendere efficacemente conto della relazione tra le due sostanze nelluomo. La soluzione cartesiana della ghiandola pineale appare anche al nostro autore insoddisfacente. Lintera sua opera si configura, a questo proposito, come un tentativo di risolvere il problema dellinterazione tra le due res, e lo fa eliminando lanima a favore del corpo. In realtà, a questa posizione egli approda gradualmente, tramite un confronto serrato con Cartesio soprattutto in due opere: la Storia naturale dellanima (1745) e Luomo macchina (1747). Tra le due vi è solo in parte una continuità: per molti aspetti vi è una frattura radicale. Infatti, nella Storia naturale dellanima, La Mettrie non nega lesistenza dellanima (come peraltro si evince dallo stesso titolo dellopera), ma soltanto la sua immaterialità, in opposizione a Cartesio, che sottopone a dura critica; nellUomo macchina, invece, estende il meccanicismo di Cartesio (che viene riabilitato e assunto nel pantheon dei sommi filosofi) anche alluomo e, per questa via, rende assolutamente superflua lipotesi dellanima....