Perche non sono cristiano / di Bertrand Russell ; con appendice di Paul Edwards ; traduzione di Tina Buratti Cantarelli
Edizione
11. ed
Pubblicazione
Milano : Longanesi, 1960
Descrizione fisica
284 p. ; 19 cm
Collezione
La buona società
Note
In Appendice: Come fu vietato a Bertrand Russell l'insegnamento al City College di New York / di Paul Edwards.
Data
1960
Abstract
Perché non sono cristiano è una raccolta di saggi del filosofo e matematico britannico Bertrand Russell, nella quale l'autore dibatte una serie di temi religiosi. Le posizioni antireligiose di Russell furono oggetto di forti critiche e di pesanti ostracismi. Famoso, ad esempio, è il caso dell'incarico al City College di New York, che destò l'ira dei clericali e che diede inizio a una violentissima campagna di diffamazione e intimidazione. Il saggio Why I Am not Christian, che dà il titolo alla raccolta, è in realtà un discorso tenuto il 6 marzo 1927 nella sala municipale di Battersea con il patrocinio della South London Branch della National Secular Society. Esso fu poi pubblicato, lo stesso anno, in forma di pamphlet, e infine raccolto con altri saggi nel libro. Fin dal titolo e dall'incipit Russell dichiara espressamente di voler spiegare le ragioni della sua non appartenenza al Cristianesimo, premurandosi però di chiarire il vero significato della parola. Cristiano non è, secondo il filosofo, qualunque uomo virtuoso, ma specificamente chi: crede nei dogmi dell'esistenza di Dio e dell'immortalità dell'anima; ritiene Gesù almeno il più saggio fra gli uomini. Di qui Russell passa ad occuparsi specificamente di questi due aspetti, dapprima con una critica degli argomenti intellettuali e morali in favore dell'esistenza di Dio, e quindi analizzando la figura di Cristo. Conclude che l'adesione alla religione non è dettata da argomenti ma da fattori emotivi, e che la religione non è fonte di virtù: al contrario, essa ha praticato la crudeltà (ad esempio nel periodo dell'Inquisizione) e ostacolato il progresso, nel XX secolo come in passato. Per Russell il fondamento della religione è la paura, da cui solo la scienza e il libero intelletto sono capaci di emancipare l'uomo.