Ricerche
CODICI
BENE CULTURALE
- Ambito di tutela mibact
- storico artistico
- Categoria
- DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ETNOANTROPOLOGICO
- Definizione
- fotografia digitale
- Quantita'
-
QNTN - Numero1QNTI - Quantità degli elementi959-QNTE - NoteLa raccolta è aperta e in incremento
- Trattamento catalografico
- bene complesso/bene composito - parte componente
- Numero parti componenti
- 959-
- Definizione/posizione parti componenti
-
cartella di file
- Modalità di individuazione
-
appartenenza ad una collezione o raccolta privata
- Disponibilità del bene
- bene disponibile
RELAZIONI
-
RVE - STRUTTURA COMPLESSARVEL - Livello0RVEZ - NoteSchede relazionate
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA
- Stato
- ITALIA
- Regione
- Campania
- Provincia
- NA
- Comune
- Napoli
- Tipologia contenitore fisico
- castello
- Qualificazione contenitore fisico
- comunale
- Denominazione contenitore fisico
- Società Napoletana di Storia Patria
- Uso contenitore fisico
- Biblioteca
- Complesso monumentale di appartenenza
- Castel Nuovo
- Indicazioni viabilistiche
- Via Vittorio Emanuele III, 80133 Napoli
- Denominazione contenitore giuridico
- Manifesti funebri
- Codice contenitore giuridico
- NA0097NAPSP
- Specifiche
- secondo piano
- Riferimento cronologico
- 1882-
- Note
-
Il codice del contenitore giuridico fa riferimento a quello assegnato dal servizio bibliotecario nazionale (SBN), polo della Biblioteca nazionale di Napoli.
Il riferimento cronologico riguarda il riconoscimento della Società quale ente morale, con R.D. 29 Giugno 1882 - Accessibilita' del bene
-
ACBA - Accessibilitàsi
DATI PATRIMONIALI/INVENTARI/STIME/COLLEZIONI
- Fondo
- Raccolta fotografie manifesti funebri di Napoli e dintorni
- Collocazione
- snsp_mf_cartella di file
- Inventario patrimoniale in vigore
-
INPC - Codice inventario patrimonialesnsp_mf_001-959INPE - Responsabile dell'immissione in patrimonioLetizia CortiniINPR - Data dell'immissione in patrimonio2019-INPD - Descrizione (modello 15)Fondi fotograficiINPP - Provenienzaprivato - professor Federico Albano LeoniINPM - Modalità di acquisizionedonazioneINPA - Stima patrimonialenpINPZ - Categoria SEC (modello 15)BENI ARCHIVISTICIINPS - Codice SEC (modello 15)BA CA BA AA GAINPU - Causale RCSA64
DEFINIZIONE CULTURALE
- Autore/responsabilita'
-
AUTJ - Ente schedatoreAI271AUTH - Sigla per citazioneSPF00028AUTN - Nome sceltoAUTP - Tipo intestazioneNRAUTA - Dati anagrafici1941 -AUTR - Riferimento all'interventofotografo principaleAUTM - Motivazione dell'attribuzioneAUTM - Motivazione dell'attribuzionecomunicazione autore
SOGGETTO
- Identificazione
-
Manifesti funebrinapoli - usi e costumidialetti campanidialettologiasoprannomiriti funebrinecrologimanifesti religiosi
- Titolo
-
SGLT - Titolo proprioRaccolta fotografie di manifesti funebri a NapoliSGLL - Titolo paralleloSoprannomi attribuiti alle persone defunte, organizzati in un corpus di oltre mille manifesti funebri relativo a Napoli e alla provincia tra il 2006 e il 2020SGLS - Specifiche titolodell'autore
- Descrizione
-
SGSI - Codifica Iconclass42E212
CRONOLOGIA
LUOGO E DATA DELLA RIPRESA
DATI TECNICI
- Indicazione di colore
- C
- Materia e tecnica
-
MTCM - MateriavarieMTCT - TecnicaMTCT - Tecnicafotografia digitale (chiave USB)
- Misure
-
MISZ - Tipo di misurapesoMISU - Unita'bMISM - Valore1.289.767.401 bMISV - Varie1,20 GB
- Misure non rilevate/misure varie
- MNR
- Caratteristiche fotografia digitale
-
FVCF - Formato di compressione/estensione file.jpegFVCP - Programma di visualizzazione, memorizzazione ed elaborazioneAdobe PhotoshopFVCC - Profondità di colore e metodo di memorizzazioneRGB (24 bit)FVCM - Misure fotografia digitaleFVCM - Misure fotografia digitale
- Fotografia digitale: memoria di massa
- HDD
CONSERVAZIONE E INTERVENTI
DATI ANALITICI
-
DES - DESCRIZIONELe fotografie digitali della raccolta presentano caratteristiche molto variegate per qualità, peso, risoluzione, definizioneNSC - Notizie storico-critichePresentazione
1. Caratteri generali.
È noto che in Campania, come del resto anche altrove in Italia, sussiste l’uso di annunciare la morte di un parente per mezzo di piccoli manifesti funebri affissi sui muri delle strade adiacenti alla abitazione del defunto. È forse meno noto che a Napoli e nella sua provincia questi manifesti esibiscono a volte, oltre alle generalità del defunto, anche il suo soprannome, per lo più in dialetto, e questa pratica non sembra avere corrispondenti in altre aree metropolitane italiane.
Il corpus che qui presento consiste in una raccolta di tali manifesti, caratterizzati tutti dalla presenza del soprannome del defunto, o da altre forme di identificazione, per lo più in dialetto. La finalità primaria di questa raccolta è dunque quella di fornire un repertorio di soprannomi e di altre forme di identificazione delle persone.
I manifesti provengono in grande maggioranza da Napoli (soprattutto dai quartieri del centro storico) e in misura minore dalla provincia (in questi casi è indicata la località di provenienza). La raccolta, iniziata nel 2006, consta, al momento in cui scrivo questa nota, di 1398 manifesti, ma il corpus è aperto e la raccolta di immagini continua.
Poiché questo materiale è stato poco studiato, riporto alla fine di questa nota una bibliografia in cui sono indicati i lavori che gli sono stati dedicati, i vocabolari di cui mi sono servito e qualche riferimento generale al dialetto napoletano e alla storia linguistica di Napoli.
Inoltre, propongo qui alcune osservazioni preliminari che possono essere utili come chiavi di lettura per una corretta interpretazione del corpus.
1. Questi materiali sono il frutto di una iniziativa individuale e dunque la raccolta è soggetta alla casualità e non è statisticamente rappresentativa né della diffusione dei manifesti, né della frequenza dei singoli soprannomi, né della stabilità dei fenomeni osservati.
2. I manifesti, benché a stampa, sono effimeri e rimangono visibili solo pochi giorni, dopo i quali o vengono stracciati o vengono coperti da altri manifesti, funebri o di altro genere, e scompaiono dai muri e dalla memoria senza lasciare traccia. Questa raccolta li sottrae dunque alla caducità. Si noti che è difficile tracciare la storia di tale pratica perché non sembra che esistano archivi che conservino sistematicamente questi manifesti, né presso le prefetture, né presso le tipografie, né presso le agenzie di pompe funebri che ormai ne curano anche la stampa e l’affissione. È tuttavia ragionevole pensare che la pratica risalga agli inizi del Novecento e che costituisca una sorta di pendant popolare alla pratica dei necrologi che la borghesia pubblica sui quotidiani (e anche di questa pratica manca una storia).
3) I soprannomi sono interessanti dal punto di vista linguistico perché sono: a) il documento di una pratica grafica inusuale che appare nella forma in cui a volte vengono scritti i soprannomi, e che lascia scorgere caratteristiche foniche del napoletano parlato, in genere oscurate dalla grafia canonica della tradizione non solo letteraria; b) testimonianza di termini dialettali appartenenti per lo più a un registro popolare, in qualche caso non altrimenti documentati e soprattutto sempre collocati con certezza nello spazio e nel tempo, il che può essere utile ai fini della predisposizione di un vocabolario storico del napoletano che consideri anche gli usi contemporanei.(questi aspetti sono trattati in Albano Leoni 2012 e 2019).
4) Altrettanto interessanti sono le informazioni pragmatiche che ciascuno di essi contiene: le formule rituali, l’età del defunto, il luogo della sua residenza e delle esequie, le parentele, il numero e lo stato dei congiunti, il contrasto tra la solennità della morte che vi si annuncia e la sguaiatezza del contesto immediato dell’affissione. Essi sono dunque un documento della cultura popolare napoletana.
5) Una sezione consistente del corpus, più o meno un quarto del totale, è dedicata ai soprannomi che indicano il mestiere o la qualifica del defunto (Albano Leoni, 2020). Essi mostrano dunque un consistente riflesso onomastico di come il lavoro entri nell’immaginario urbano e come esso concorra all’identità delle persone, e, per così dire, aprono una finestra su un aspetto peculiare di una porzione vitale della società napoletana di oggi, che può essere considerata parallela a quella ufficiale. Il mondo del lavoro che traspare dai soprannomi è ovviamente stratificato. Volendo semplificare, vi appaiono sia mestieri che possiamo considerare nazionali (indicati a volte in italiano, a volte in dialetto), sia mestieri che, almeno oggi, non sembrano avere corrispondenti altrove (ma forse sono presenti in altre aree del Mezzogiorno). Una tipologia sommaria mostra che i mestieri rappresentati appartengono alle seguenti categorie: qualifiche professionali generiche; lavori dipendenti; lavori autonomi; lavori ambulanti; lavori domestici; lavori svolti da donne; mestieri obsoleti.
Questa fortunosa conservazione dei manifesti consente dunque di osservare, sia pure in una forma marginale, le manifestazioni della cosiddetta economia del vicolo e, al suo interno, alcuni tratti che oggi dobbiamo considerare arcaici.
6) I rapporti familiari e il ruolo delle donne emergono anche come caratteri peculiari. Infatti in numerosissimi casi il defunto è individuato non con un soprannome ma con la menzione del padre o della madre (figl e Maculat “figlio di Immacolata”, figlio ro cuzzcar “figlio del venditore di cozze”, figlia ra gassusar “figlia della venditrice di bibite”), o, più raramente, di un altro congiunto. Il ricorso a figure femminili per l’identificazione del defunto si manifesta, oltre che con il rinvio alla madre, anche con il rinvio alla coniuge (Ciro ‘o tassista – coniugato Y’; X – maestro pizzaiolo – detto Pepp ò pzzott – vedovo Y e simili). Ciò sembra un indizio non trascurabile del fatto che l’identità della donna, madre o moglie, concorre a definire l’identità dell’uomo e si affianca alle note forme, sotterranee o palesi, di matriarcato nelle società meridionali, rurali e urbane, facilmente avvertita da chiunque abbia consuetudine con i vicoli napoletani e che sono addirittura un topos letterario e cinematografico.
7) Le forme dialettali in cui compaiono i soprannomi non sono sempre trasparenti. In Albano Leoni (2019, pp. 567-590) si ha la lista dei circa 1000 soprannomi (presenti nel corpus alla data di dicembre 2018), trascritti e, quando necessario, tradotti e commentati.
2. Organizzazione del corpus
Il corpus è costituito da un insieme di files, ciascuno contenente la fotografia di un manifesto e nominato in base al soprannome, riportato nella forma in cui compare nel manifesto, senza alcuna normalizzazione grafica, preceduto da un numero da 1 a 10 che ne indica l'appartenenza ad una categoria. Quando il manifesto proviene da una località diversa da Napoli, questa è inserita nel nome del file.
I manifesti compaiono nel sito nell’ordine in cui sono stati materialmente immessi, ma il sistema di interrogazione (illustrato in Istruzioni per la consultazione) consente di richiamarli in base a diversi criteri.
I soprannomi sono ripartiti in 10 categorie, riferite ciascuna a una proprietà saliente:
1) arti, mestieri, qualifiche, ruoli;
2) aspetto e caratteristiche fisiche;
3) carattere, tic, peculiarità varie;
4) provenienza e etnonimi;
5) rapporti di parentela;
6) vezzeggiativi;
7) nomi propri alterati;
8) riflessi della politica, della storia, dell’attualità, del costume;
9) fonosimbolici;
10) incerti (dei quali non sono stati trovati riscontri nella lessicografia napoletana corrente e per
i quali non è stato possibile formulare ipotesi interpretative).
Federico Albano Leoni
CONDIZIONE GIURIDICA E PROVVEDIMENTI DI TUTELA
- Indicazione generica
- detenzione privata
- Indicazione specifica
-
Società Napoletana di Storia Patria
- Indirizzo
-
Via Vittorio Emanuele III, 80133 Napoli
- Acquisizione
-
ACQT - Tipo acquisizionedonazioneACQN - NomeACQN - NomeFederico Albano LeoniACQD - Data acquisizionefebbraio 2019ACQL - Luogo acquisizioneNapoli
- Provvedimenti di tutela - sintesi
- dato non disponibile
DOCUMENTAZIONE
- Documentazione fotografica
-
FTAN - Codice identificativosnsp_corpus_manifesti_funFTAX - Generedocumentazione allegataFTAP - Tipofotografia digitaleFTAF - FormatojpgFTAM - Titolo/didascaliaRaccolta fotografie di manifesti funebri a NapoliFTAA - AutoreAlbano Leoni, FedericoFTAD - Data2006-2019FTAE - Ente proprietarioSocietà Napoletana di Storia PatriaFTAK - Nome file digitalesnsp_corpus_manifesti_funebriFTAW - Indirizzo web (URL)http://www.polodigitalenapoli.it/it/29/ricerca/iccd/?search=manifesti%20funebri
- Bibliografia
-
BIBR - AbbreviazioneAlbano Leoni, 2016BIBJ - Ente schedatoreAI271BIBH - Sigla per citazioneSPB00027BIBX - Generebibliografia specificaBIBF - Tipocontributo in miscellaneaBIBM - Riferimento bibliografico completoAlbano Leoni Federico, Quale napoletano nei soprannomi dei defunti?, in F. Albano Leoni et al. (2016), pp. 9-20BIBR - AbbreviazioneDe Blasi, 2017BIBJ - Ente schedatoreAI271BIBH - Sigla per citazioneSPB00028BIBX - Generebibliografia di confrontoBIBF - Tipocontributo in miscellaneaBIBM - Riferimento bibliografico completoDe Blasi Nicola, Per la storia contemporanea del dialetto nella città di Napoli, in Id., Saggi linguistici sulla storia di Napoli, Napoli, Società Napoletana di Storia Patria, 2017
CERTIFICAZIONE E GESTIONE DEI DATI
ANNOTAZIONI
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OSS - OsservazioniBibliografia estesa a cura dell'autore della Raccolta
ALBANO LEONI 2015 = Federico Albano Leoni,. Osservazioni sulla ortografia ingenua del napoletano e sulle sue possibili implicazioni fonetiche, in SILVIA DAL NEGRO et al. (a cura di), Elaborazione ortografica delle varietà non standard, Bergamo, Bergamo University Press, pp. 51-78.
ALBANO LEONI 2016 = Federico Albano Leoni, Quale napoletano nei soprannomi dei defunti?, in ALBANO LEONI / PETRARCA / PEZZA 2016: 9-20.
ALBANO LEONI 2019 = Federico Albano Leoni, I soprannomi in una raccolta di manifesti funebri di Napoli e della sua provincia, «Rivista Italiana di Onomastica», XXV, 2, 2019, pp. 563-602
ALBANO LEONI 2020 = Federico Albano Leoni, Fonti minori per la conoscenza della storia sociale di Napoli. Arti e mestieri in una raccolta di manifesti funebri napoletani, «Sociologia del lavoro», 156, 2020.
ALBANO LEONI / DOVETTO 2017 = Federico Albano Leoni / Francesca M. Dovetto, Da Carmniell o’ srngr a Semmentavecchia e Taplass, in ALDO AVETA et al. (a cura di), La Baia di Napoli, Napoli, Artstudiopaparo, vol. I, pp. 432-36.
ALBANO LEONI / DOVETTO 2018 = Federico Albano Leoni / Francesca M. Dovetto, Arti e mestieri nei manifesti funebri napoletani, in FRANCESCA CAPANO / MARIA INES PASCARIELLO / MASSIMO VISONE (a cura di), La Città Altra / The Other City, Napoli, Federico II University Press – fedOA Press, pp. 785-91 (e-book).
ALBANO LEONI / PETRARCA / PEZZA 2016 = Federico Albano Leoni / Valerio Petrarca / Valeria Pezza, I nomi dei morti: lingua e società negli annunci funebri a Napoli (25 febbraio 2016) (I Giovedì della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti e dell’Accademia Pontaniana, Anno Accademico 2016, a cura di DOMENICO CONTE e FULVIO TESSITORE), Napoli, Giannini.
ALTAMURA 1968 = Antonio Altamura, Dizionario dialettale napoletano, seconda edizione interamente riveduta e corretta, Napoli, Fiorentino.
ANDREOLI 1887 = Raffaele Andreoli, Vocabolario napoletano-italiano, Torino, Paravia (rist. Napoli, Berisio 1966).
CYOP&KAF 2018 = Detti. Viaggio nei soprannomi del popolo napoletano, Napoli, Monitor Edizioni.
D’AMBRA 1873 = Raffaele D’Ambra, Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri, s.i.l., s. ed. (rist. Bologna, Forni 1969).
D’ASCOLI 1993 = Francesco D’Ascoli, Nuovo Vocabolario dialettale del Napoletano, Napoli, Adriano Gallina Editore.
DE BLASI 2002 = Nicola De Blasi, Storia linguistica di Napoli, Roma, Carocci.
DE BLASI 2006 = Nicola De Blasi, Profilo linguistico della Campania, Roma/Bari, Laterza.
DE BLASI 2017a = Nicola De Blasi, Per la storia contemporanea del dialetto nella città di Napoli, in Id., Saggi linguistici sulla storia di Napoli, Napoli, Società Napoletana di Storia Patria.
DE BLASI 2017b = Nicola De Blasi, La lessicografia napoletana e la ricerca del presente perduto, in DE BLASI 2017a: 15-29.
DE BLASI / IMPERATORE 1998 = Nicola De Blasi / Luigi Imperatore, Il Napoletano parlato e scritto. Con note di grammatica storica, Napoli, Fausto Fiorentino.
DE FALCO 1987 = Renato De Falco, Alfabeto napoletano, Napoli, Colonnese.
GALIANI 1970 [1789] = Ferdinando Galiani, Del dialetto napoletano. In appendice a FRANCESCO OLIVA, Grammatica della lingua napolitana, a cura di ENRICO MALATO, Roma, Bulzoni.
IPPOLITO / SIRAVO 2019 = Daniele Ippolito / Nicandro Siravo, Morire a Napoli, Napoli, Rogioni.
PETRARCA 2016 = Valerio Petrarca, Scritture effimere di celebrazione dei morti, in ALBANO LEONI / PETRARCA / PEZZA 2016: 37-41.
PEZZA 2016 = Valeria Pezza, Monumenti di carta. Morte e forme della memoria sui muri di Napoli, in ALBANO LEONI / PETRARCA / PEZZA 2016: 23-35.
PUOTI 1841 = Basilio Puoti, Vocabolario domestico napoletano e toscano, compilato nello studio di B.P., Napoli, Libreria e tipografia Simoniana.
ROCCO 2018 [1891] = Emmanuele Rocco, Vocabolario del dialetto napolitano, ristampa anastatica dell’edizione del 1891 e edizione critica della parte inedita (F-Z), a cura di ANTONIO VINCIGUERRA, Firenze, Accademia della Crusca.
VINCIGUERRA 2013 = Antonio Vinciguerra, Il Vocabolario del dialetto napolitano di Emmanuele Rocco. Studio ed edizione critica della parte inedita F-Z, Tomo I, Tesi di dottorato (ciclo XXVI), Università di Firenze.
VINCIGUERRA 2017 = Antonio Vinciguerra, Verso una “nuova accessione“: Emmanuele Rocco nella cultura lessicografica napoletana dell’Ottocento, in DE BLASI 2017a: 191-212.
ZAZZERA 2003 [2007] = Sergio Zazzera, Dizionario napoletano, Roma, Newton Compton.